Outdoor Festival, giunto quest’anno alla sua settima edizione, è ormai uno degli eventi più importanti nel panorama culturale romano. La rassegna dedicata alle espressioni contemporanee dell’arte metropolitana internazionale si è tenuta nella ex Caserma Guido Reni, quasi a sfidare le fantastiche linee immaginate da Zaha Hadid per il vicino Maxxi. I 15 padiglioni hanno ospitato per tutto il mese di ottobre installazioni e opere di street art in un contesto di archeologia industriale. Il tema di questa edizione era “Beyond”, ovvero andare oltre i confini artistici, culturali e geografici che troppo spesso limitano l’orizzonte.

Uno degli eventi più interessanti del festival è stato Spirits, kermesse dedicata alla cultura del bere bene e all’arte della miscelazione. Il 29 ottobre gli enormi spazi della caserma sono stati invasi da decine di barman professionisti in rappresentanza di sei tra le migliori scuole italiane di bartending. Tra workshop, contest, degustazioni e musica il pubblico di Outdoor ha potuto apprezzare i diversi modi di miscelare un drink: da quello acrobatico in stile Flair a quello elegante e raffinato in stile Mixology.
“L’obiettivo della manifestazione è quello di “abbattere” il muro che separa il barman dal cliente – afferma Omar El Asry dell’agenzia creativa Nufactory – Vogliamo promuovere un consumo consapevole dei distillati e raccontare l’arte della miscelazione. E’ per questo che abbiamo organizzato dei seminari gratuiti in cui si spiega come avviene la distillazione e la fermentazione. O delle masterclass dedicate all’aperitivo italiano e al Sake. Troppo spesso si beve senza conoscere i prodotti, preferendo la quantità alla qualità”.
Altro muro che si è cercato di abbattere è quello che relega i cocktail a semplici aperitivi o dopo pasto. Il compito è stato affidato allo chef Cristiano Nosari del ristorante Saint Tropez di Fregene che ha proposto un menù di piatti crudi in abbinamento alla cocktail list. E’ così che una tartare di manzo alla mantovana con salsa di zucca speziata, crumble di amaretto e germogli di pisello si è magnificamente abbinata con il Sangre de Cerdeña, cocktail a base di lime, mirto, tequila infusa al basilico e ginepro con top di ginger beer. In puro stile beyond!