“Vinomadi – Il vino senza scorciatoie” è una filosofia di vita che unisce la passione per i viaggi a quella per il vino. L’idea è nata durante uno dei viaggi fatti a bordo del “VinoBus”, un Volkswagen T3 Westfalia del 1990 che continua a portarci in giro per le vigne del mondo. L’assunto da cui partiamo è questo: per parlare con cognizione di un vino bisogna conoscere il territorio da cui proviene e la storia del suo produttore. La via più breve, in questo caso, non va da nessuna parte. Da qui nasce il nostro claim “Il vino senza scorciatoie”.
La visita in cantina diventa così una piacevole esperienza che include anche il viaggio verso la zona di produzione del vino con le sue tradizioni culturali, artistiche e gastronomiche. Per noi la strada è il palcoscenico su cui incontrare i protagonisti di questo fantastico mondo. Oltre a raccontare le nostre scorribande, vi terremo aggiornati sugli eventi dedicati al vino in programma a Roma e in Italia.
Segui le nostre scorribande in giro per la penisola: sarà un viaggio emozionante alla scoperta di produttori e territori. La via più breve, in questo caso, non va da nessuna parte.
Saremo i vostri infiltrati all’interno dei più importanti eventi dedicati al vino. Fiere, premiazioni, presentazioni, degustazioni: è uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo…
Sei alla ricerca di un evento enogastronomico a Roma o in Italia? Consulta il nostro calendario sempre aggiornato e non dovrai più dire “Ah, me lo sono perso!”.
Manuele Petri – Dopo una brillante carriera da fuoricorso ho ottenuto una Laurea in Scienze della Comunicazione che incredibilmente ho sfruttato collaborando con diverse aziende (IBM, One Italia) e organizzazioni non profit (Unicef, Intersos, Jasedo Onlus). Nel 2004 sono diventato giornalista pubblicista seguendo i più sfigati campionati di calcio non professionistici del Lazio. Poi ho addirittura varcato i confini nazionali vivendo due anni sotto la pioggia di Dublino e occupandomi di progetti di sviluppo nella Repubblica Democratica del Congo. Nel 2012 arriva la folgorazione e mi iscrivo al corso per Sommelier. Il problema è che mi sono fatto un pochino prendere la mano… Dopo aver conseguito il Bibenda Executive Wine Master sono diventato docente FIS, redattore della Guida e della rivista Bibenda e fiduciario della Fondazione Italiana Sommelier Lazio Est. Ora collaboro con Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) in qualità di docente e delegato di Roma Est dove organizzo corsi e degustazioni sul vino. Attualmente vivo a Roma e grazie al tesserino da giornalista seguo a scrocco gli eventi nella capitale.
Michele Bellucci – Come sono finito nel mondo del vino? Sinceramente ancora non me lo spiego! Una passione iniziata viaggiando con il mio amico Manuele e rendendomi conto che visitare le cantine sparse per l’Italia era davvero un’esperienza incredibile. Da lì la voglia di saperne di più e… ho iniziato il percorso per diventare sommelier. Ma andiamo per ordine: nasco come giornalista (perché certe cose si hanno nel DNA!) e dal lontano 2001 collaboro stabilmente con Il Messaggero Umbria occupandomi di cultura. Ho a che fare da sempre con la musica, un tempo come musicista, poi come organizzatore di concerti, ora anche come manager di un gruppo sui generis (Decostruttori Postmodernisti). La mia laurea in Scienze della Comunicazione è servita per lavorare con importanti aziende e capire cosa significa vivere una vita col “colletto bianco”; per questo ora abito in campagna e ho aperto una fattoria didattica nei pressi di Todi. Il ritorno alla mia Umbria, dopo quasi 10 anni a Roma, ha coinciso con l’iniziare a seguire il mondo del vino in qualità di giornalista oltre che di appassionato.