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Il progetto Rocca di Frassinello nasce da una folgorante intuizione di Paolo Panerai, patron di Domini di Castellare di Castellina, che alla fine degli anni ’90 si innamorò di quest’angolo di Maremma a metà strada tra Bolgheri e Scansano. Alcune ricerche avevano dimostrato la somiglianza dei terreni di questa zona con quelli del Chianti e di Montalcino, con il grande vantaggio che qui il costo per ettaro era sensibilmente minore. Convinto della bontà della sua idea, Panerai portò il suo amico Eric De Rothschild in visita proponendogli una joint venture a cui il barone aderì ad una sola condizione: non ci sarebbero dovute essere altre aziende confinanti.

Fu così che l’imprenditore toscano decise di acquistare tutti i 500 ettari disponibili nei pressi del paese di Giuncarico. Si tratta di un anfiteatro naturale che fino a quel momento era adibito a pascolo e a sughereto, con i boschi e la macchia mediterranea a fare da contorno. Diciamolo subito, mettere insieme Paolo Panerai e il barone Eric De Rothschild è un po’ come avere Messi e Ronaldo al fantacalcio: ti piace vincere facile! Parliamo, infatti, di uno dei più importanti imprenditori del vino toscani e dell’erede della più importante famiglia del vino francese e proprietario di Château Lafite Rothschild, azienda mito dell’enologia mondiale. E a dimostrazione dell’eccezionalità della cosa, basti dire che questa è l’unica realtà enologica mondiale a coinvolgere un’azienda italiana e una francese…

E per sugellare questa unione i due amici decidono di chiamare Renzo Piano al quale viene commissionato il progetto della cantina. Noi Vinomadi ne abbiamo viste di cantine, ma vi assicuriamo che l’emozione che si prova scorgendo da lontano la sagoma della struttura è difficilmente descrivibile. Il rosso della terra ricca di ferro delle colline metallifere è il colore scelto dall’architetto ligure per questa’opera dalle linee minimaliste che come un iceberg lascia emergere dalla terra solamente una piccola porzione. Il cuore della cantina è infatti totalmente interrato ed è costruito intorno alla spettacolare barricaia sotterranea che ospita circa 2.500 barrique in un vero e proprio anfiteatro.

Il tetto della struttura è invece una enorme piazza da cui si gode una vista a 360° sulle vigne. E’ qui che Piano ha posto una struttura in vetro che ospita anche un piccolo centro congressi. Ad attirare l’attenzione, però, è una torre realizzata dopo aver scoperto che nello stesso luogo era presente una fortezza munita di torre di avvistamento. Nel complesso, possiamo dire che il contrasto tra gli spazi freddi e siderali della cantina e la natura lussureggiante che la circonda lasciano decisamente il segno. Come del resto i vini creati con l’intenzione di valorizzare l’autoctono Sangiovese in combinazione con Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Parliamo, quindi, di SuperTuscan nella più classica delle accezioni cui si aggiunge il Merlot in purezza del Baffonero e il Vermentino come unico vitigno a bacca bianca. Tutta la produzione ricade sotto la DOC Maremma Toscana, denominazione nata nel 2014 per dare un’identità ben definita alla produzione di questa vasta zona posta nella provincia di Grosseto.

Ad accoglierci in sala degustazione è l’enologo Massimo Casagrande che da 11 anni collabora con l’azienda avvalendosi della consulenza di Alessandro Cellai e Christiane Le Sommer, enologi rispettivamente di Domini Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rotschild. “I 90 ettari di vigne sono stati impiantati a partire dal 2000 con la prima produzione datata 2004 – racconta Massimo – La particolarità di questa zona è che rispetto al Chianti, con cui ha in comune la presenza di galestro nel terreno, ha delle temperature medie molto più elevate e una forte influenza del mare. Questo ci permette di anticipare di molto il periodo vendemmiale, come del resto avviene anche nella zona di Bolgheri. Il risultato sono dei vini mediterranei e allo stesso tempo eleganti”.

E in effetti l’impronta mediterranea è evidente e ben si completa con le caratteristiche donate dai terreni rossi tipici di questa parte delle colline metallifere. “Gli etruschi avevano capito che queste erano zone vocate alla viticoltura – continua Massimo – Abbiamo rinvenuto moltissime testimonianze al riguardo, come vasi e coppe destinati al consumo di vino. Siamo nel territorio dell’antica città etrusca di Vetulonia e all’interno della nostra proprietà esiste un’area archeologica formata da tre tombe monumentali che abbiamo restaurato creando un percorso aperto al pubblico”. L’azienda ha anche deciso di creare un museo all’interno della cantina in cui sono esposti gli oggetti ritrovati durante gli scavi.

L’obiettivo di Rocca di Frassinello a è ora quello di affermarsi grazie ai propri vini, emancipandosi dall’importante ma ingombrante presenza dei suoi soci fondatori e della cantina firmata Renzo Piano. Perché alla fine ciò che conta davvero è quello che si versa nel bicchiere

La Degustazione

Rocca di Frassinello Ornello 2014
40% Sangiovese, 20% Merlot, 20% Cabernet Sauvignon, 20% Syrah – Gr. 14,5%
Rosso rubino tendente al granato. L’ingresso balsamico introduce note di amarene sotto spirito, macchia mediterranea, erbe aromatiche, aghi di pino e pepe. In bocca è molto fresco e nel complesso equilibrato grazie alla componente alcolica ben integrata e al tannino vivace ma vellutato. Finale sapido di buona persistenza. 8 mesi in barrique.

 

Rocca di Frassinello Le Sughere di Frassinello 2014
50% Sangiovese, 25% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon – Gr. 14,5%
Rosso rubino tendente al granato. Un ricordo di ruggine si abbina a note di frutti di bosco, erbe aromatiche, chiodo di garofano ed eucalipto. Il sorso apre morbido e caldo per poi lasciare spazio alla spalla fresco-sapida. Il tannino rotondo e maturo introduce un lungo finale che propone note di frutti di bosco e arancia. 12 mesi di barrique.

 

Rocca di Frassinello 2013
60% Sangiovese, 20% Merlot, 20% Cabernet Sauvignon – Gr. 14,5%
Rosso rubino tendente al granato. Al naso apre con sensazioni balsamiche ed ematiche seguite da note di amarena, prugna, noce moscata, pepe e tabacco. Sorso equilibrato caratterizzato da abbondante freschezza e importante componente alcolica. Il tannino nobile introduce un lungo finale sapido. 18 mesi in barrique.

 

Rocca di Frassinello Baffonero 2014
Merlot 100% – Gr. 14,5%
Rosso rubino tendente al granato. Note di macchia mediterranea si abbinano a sentori di mora e amarena. Poi tabacco e spezie dolci su sottofondo balsamico. In bocca presenta una spiccata morbidezza abbinata ad una buona spalla fresco-sapida. Tannino maturo e di qualità che rivela un lungo finale fruttato. Vinificato in acciaio, malolattica in uova di cemento, 14 mesi in barrique.

Anno di Fondazione

Ettari vitati

Bottiglie prodotte