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Ah, l’autunno, con i suoi meravigliosi colori che riscaldano l’anima… Tempo di foglie cadenti, castagne e buoni propositi, ma soprattutto tempo di eno-guide! Come ogni anno, infatti, tra ottobre e novembre si accavallano decine di presentazioni. Una di quelle a cui sono più affezionato, però, è certamente quella del mitico DoctorWine, alias Daniele Cernilli. Uno che nella sua vita ha degustato più di 150 mila vini: tanto per capirci, un numero che in noi desta lo stesso stupore delle 4 mila donne avute da Mick Jagger!

Eravamo in tanti domenica 23 ottobre nella bella location del Parco dei Principi di Roma per degustare circa 252 etichette di 84 tra le aziende segnalate dalla “Guida essenziale ai vini d’Italia 2017”, come al solito agile e facile da consultare senza nulla togliere alla qualità delle degustazioni.

Tra i premiati, Perillo con il suo Taurasi Riserva 2007 eletto “Vino rosso dell’anno”. Poi Bucci con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2013 cui è andato il premio “Vino bianco dell’anno”. “Vino vivace dell’anno” è il Trentodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2005 mentre il mitico Vecchio Samperi di Marco De Bartoli si è aggiudicato il premio “Vino dolce dell’anno” (pur non essendo dolce) .

La Top 5 degli assaggi

1. Cantina Terlano Alto Adige Primo Grand Cuvée 2013

micro0-320438Menzione speciale per la Cantina Terlano, non a caso premiata come “Azienda dell’anno” dal Doc. Il suo Alto Adige Terlano Primo Grand Cuvée 2013 (85% Pinot Bianco, 10% Chardonnay, 5% Sauvignon; fermentazione in grandi botti di rovere da 30 hl, malolattica e affinamento per 12 mesi sui lieviti nelle botti di legno tradizionali) ha sbaragliato tutti con un naso caratterizzato da una nota fumé di pietra focaia ingentilita da erbe aromatiche e sentori di frutta gialla matura seguiti da una piacevole nota agrumata e vegetale di fieno. In bocca è decisamente fresco e caldo, con la sapidità che introduce un lunghissimo finale che ricorda la mandorla fresca e gli agrumi. Chapeau!

2. Venica&Venica Collio Ronco delle Mele Sauvignon 2015
3. Venica&Venica Collio Ronco delle Cime Friulano 2015

imgcache0-1665593Da urlo anche i vini portati da Venica&Venica che occupa il secondo e terzo gradino del pidio. in particolare il Collio Ronco delle Mele Sauvignon 2015 (macerazione sulle bucce per 12/14 ore a 10/12°C, il 20% del mosto fermenta e affina sui lieviti per 5 mesi in botti grandi) mi ha stupito con un leggero sentore di idrocarburi abbinato a note di pesca bianca ed erba tagliata. In bocca si presenta con una buona struttura che bilancia la freschezza ma soprattutto una sapidità piacevole e avvolgente che si dischiude in un finale interminabile. Ottimo anche il Collio Ronco delle Cime Friulano 2015 (macerazione sulle bucce per 12/14 ore a 10/12°C, il mosto fermenta e affina sui lieviti in contenitori di acciaio per 5 mesi) che al gusto propone note di frutta gialla matura abbinata a fiori gialli, erbe aromatiche e sentori di pietra focaia. In bocca è poliedrico, con la spalla acido-sapida ben bilanciata dalla nota alcolica.

4. Piano dei Daini Vigna Vico Etna Rosso 2013

imgcache0-2554481Tra i rossi, tutti giovani e di più difficile interpretazione, da segnalare il Vigna Vico Etna Rosso 2013 dell’azienda Piano dei Daini che nasce da una vigna con alberelli ultracentenari a piede franco. Al naso apre con sentori fruttati di ribes, mirtillo e lamponi affiancati da eleganti note floreali. Segue una leggera nota balsamica abbinata a note di macchia mediterranea e spezie. In bocca l’attacco è decisamente fresco, poi arriva il tannino nobile che asciuga e introduce un lungo finale sapido e fruttato.


5.
 Lusenti Colli Piacentini Malvasia “Bianca Regina” 2006

imgcache0-1070495Veramente sorprendente il Lusenti Colli Piacentini Malvasia “Bianca Regina” (100% Malvasia di Candia, vendemmia tardiva, 4 giorni a contatto con le bucce a freddo, 9 mesi in barrique) presentato con una mini verticale di 3 annate tra cui spiccava la 2006. In bocca stupisce con bellissimi ricordi di erbe officinali, camomilla, spezie, frutta secca e pesca gialla matura. In bocca è ancora molto fresco, caldo e sapido. Lungo il finale dall’ottima corrispondenza gusto-olfattiva.