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Presentata lo scorso 22 ottobre a Roma la guida Vini d’Italia 2018. In degustazione presso lo Sheraton Hotel tutti i 436 Tre Bicchieri del Gambero Rosso.

E sono 31! Era infatti il 1987 quando usciva la prima guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. Da allora ne è passato di vino sotto ai ponti e il Gambero Rosso, nato nel 1986 come supplemento de “Il Manifesto”, dal 2015 è addirittura quotato in borsa. La Guida oggi è curata da Gianni Fabrizio, Eleonora Guerini e Marco Sabellico che si avvalgono di uno staff di oltre 70 redattori che hanno selezionato circa 22 mila etichette e 2.485 aziende.

436 i Tre Bicchieri assegnati tra cui 110 segnalati come verdi per il loro ottimo rapporto qualità/prezzo (sotto i 15 euro). Tra le regioni più premiate il Piemonte, la Toscana e il Veneto con Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia più distaccate. Il sud insegue con la Sicilia e la Campania in prima fila. E proprio la Campania si è aggiudicata il premio per il Bianco dell’Anno andato al Fiano d’Avellino Pietramara 2016 de I Favati. Un vino che ci ha colpiti con la sua incredibile mineralità, un descrittore che noi Vinomadi cerchiamo di utilizzare il meno possibile ma che in questo caso calza a pennello perché Il Pietramara è una vera e propria ode alla mineralità. Le uve provengono dall’omonima vigna posta a 450 metri di altezza nei pressi di Cesinali, in provincia di Avellino. A fare il vino è il bravissimo enologo campano Vincenzo Mercurio.

Il Rosso dell’Anno è invece il Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse Riserva 2007 dell’azienda Ar. Pe. Pe. Anche questo ci sembra un premio assolutamente meritato, sia per la costante qualità offerta da questa cantina che per l’eccezionale annata 2007 di questa etichetta che prende il nome dalle rocce rosse granitiche su cui sono impiantate le vigne terrazzate. Dopo 10 anni offre ancora un’incredibile freschezza abbinata ad un tannino nobile. E che dire dei ricordi di arancia sanguinella e ruggine proposti al naso?

Tra gli spumanti si è imposto il Marcalberto Extra Brut Millesimo2mila12 Metodo Classico 2012 che purtroppo non abbiamo avuto il piacere di degustare. Il Vino Dolce dell’Anno è invece la Malvasia delle Lipari Passito 2016 di Caravaglio che conferma l’incredibile qualità che si raggiunge sull’isola vulcanica di Salina. Qui i sentori aromatici della Malvasia si uniscono ai richiami salmastri donati dal mare dando vita a vini dolci profumatissimi ed equilibrati grazie all’importante spalla fresco-sapida.

 

Il premio Cantina dell’Anno è andato all’azienda Masi mentre Stefano Amerighi si è aggiudicato il riconoscimento di Viticoltore dell’Anno. Anche il suo Cortona Syrah 2014 prodotto da agricoltura biodinamica si conferma ad alti livelli raggiungendo i Tre Bicchieri. Il riconoscimento Cantina Emergente va al gruppo calabrese Spiriti Ebbri mentre quello per la Vitivinicoltura Sostenibile va alla Ferrari della famiglia Lunelli, che da anni si impegna con convinzione in questo settore.

I nostri nostri migliori assaggi (Nb: abbiamo deciso di escludere dalle nostre degustazioni la Toscana e il Piemonte per dare spazio alle altre regioni e avere più tempo da dedicare ai tantissimi vini):

Campania
I Favati Fiano di Avellino Pietramara 2015
Fiano 100% – Gr. 13%
Giallo paglierino con riflessi dorati. Evidente la nota fumé che ricorda la pietra focaia, poi frutta a polpa bianca, agrumi e fiori bianchi su sottofondo di fieno e frutta secca. In bocca è molto fresco e quasi salato. Lunghissima la scia sapida in cui tornano i richiami fumé. Solo acciaio.

Friuli Venezia Giulia
Primosic Collio Ribolla Gialla di Oslavia Riserva 2013

Ribolla Gialla 100% – Gr. 14%.
Giallo oro. Ricordi di miele d’acacia e sidro si uniscono a scorza di mandarino, camomilla, ginestra e zenzero. In bocca è caldo, quasi masticabile. Poi entra in gioco la freschezza che introduce una lunga scia sapida con coda ammandorlata. Le uve surmature vengono pressate e fermentate grazie ai lieviti indigeni. Il mosto resta a contatto con le bucce per 26 giorni senza controllo delle temperature. Poi 24 mesi sulle fecce nobili in caratelli da 500-600 litri e in botti da 1500 litri. Dopo l’imbottigliamento, che avviene senza filtrazione, segue un affinamento in bottiglia non inferiore ai 12 mesi.

Alto Adige
Tiefenbrunner Feldmarschall Von Fenner 2015

Muller Thurgau 100% – Gr. 13,5%
Giallo dorato luminoso. Apre con nitide sensazioni di polvere da sparo seguite da una scia salmastra. Seguono sentori di pesca gialla, cedro candito, albicocca e zenzero. L’ingresso in bocca è inizialmente avvolgente e morbido, poi arriva abbondante freschezza a riportare il sorso in equilibrio. Lunghissimo il finale sapido che propone una coerenza gusto-olfattiva da manuale. Il 70% della massa fermenta in acciaio e affina per 7 mesi sulle fecce fini; il 30% fermenta in grandi botti di rovere dove sosta per 7 mesi sulle fecce fini con frequenti batonnage.

Liguria
Ka Mancinè Beragna 2016

Rossese 100% – Gr. 13,5%
Rosso rubino. Al naso offre ricordi di viola ed erbe aromatiche, poi piccoli frutti rossi e richiami speziati. In bocca è elegante e allo stesso tempo leggiadro grazie alla piacevole freschezza ed al tannino vivo ma integrato. Lungo il finale in cui torna la frutta. Nasce dall’omonima vigna di poco più di un ettaro posta su terreni calcarei scoscesi e con esposizione nord-est. Circa il 30% delle piante è a piede franco con alcuni alberelli che risalgono addirittura al 1872 tanto che la resa totale è di soli 35 quintali per ettaro. Solo acciaio.

Sicilia
Girolamo Russo a’ Rina 2015

Nerello Mascalese 94%, Nerello Cappuccio 6% – Gr. 14%
Rosso rubino con buona trasparenza. Naso di carattere che propone leggeri richiami zolfini seguiti da sbuffi balsamici e note di cuoio, piccoli frutti rossi e spezie dolci. Il sorso è caldo, morbido e decisamente fresco. Il tannino setoso apre la via al lungo finale sapido e balsamico. Nasce da una vigna di circa 6 ettari posta a circa 750 metri di altezza e composta da un misto di alberelli centenari e nuovi impianti. 6 mesi in cemento, 6 mesi tra barrique e tonneau e 6 in bottiglia.

Lazio
San Giovenale Habemus 2015
Grenache, Syrah, Carignan – Gr. 15%
Rosso rubino impenetrabile. Naso ampio che all’amarena unisce i frutti di bosco. Poi sottobosco, erbe aromatiche, pepe, spezie orientali e tostatura di caffe. In bocca è voluttuoso, caldo e goloso. Morbidezza e acidità si alternano donando equilibrio. Poi il tannino fitto ma di estrema qualità introduce un finale coerente e infinito. Fermentazione spontanea innescata da lieviti indigeni. A fermentazione ultimata il vino passa in barrique di primo passaggio dove in primavera avviene la malolattica e il vino sosta per 20 mesi prima di essere imbottigliato senza filtrazioni.

Lombardia
Ar.Pe.Pe. 
Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse 2007
100% Nebbiolo – Gr. 13,5%
Rosso granato tendente all’aranciato. Naso elegante che apre balsamico per poi offrire sentori di arancia sanguinella, amarena sotto spirito, ruggine, china e spezie orientali. Bocca da manuale che esalta il tannino nobile con abbondante freschezza e un lungo e fresco finale balsamico. 48 mesi in grandi botti di castagno e 12 in vasche di cemento.

 

Photo Credits: Gambero Rosso