Continua l’impegno del Consorzio Tutela Vini Piceni per la promozione del suo territorio. A due anni di distanza dall’evento organizzato a Roma con la Fondazione Italiana Sommelier, lo scorso 28 settembre il Consorzio è infatti tornato nella capitale con 21 dei suoi 44 produttori soci (di cui 30 biologici certificati). Ad ospitarli è stata la Città del Gusto del Gambero Rosso dove si è tenuto un seminario suddiviso in tre batterie dedicate a Pecorino, Rosso Piceno e Offida Rosso. Nei giardini della struttura erano invece presenti dei banchi d’assaggio in cui è stato possibile conoscere i produttori e degustare le loro etichette più importanti.
Il Piceno viene identificato con il territorio della provincia di Ascoli e di una piccola porzione della provincia di Fermo. In questo quadrante sono ospitate quattro DOC (Terre di Offida, Falerio, Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore) e la DOCG Offida, che prende il nome dal meraviglioso borgo medioevale posto in provincia di Ascoli Piceno. Tutte le denominazioni valorizzano i vitigni autoctoni (principalmente Pecorino, Passerina, Montepulciano e Sangiovese) cui si possono unire piccole quantità di altri vitigni autorizzati. Il territorio è molto vario, essendo caratterizzato dalla presenza di basse colline che affacciano sul mare ma anche da vere e proprie montagne poste nell’entroterra, come il Monte Ascensione (1.100 m slm).
Questa variabilità di condizioni pedoclimatiche e di esposizioni si unisce alla presenza di terreni molto differenti tra loro che in alcune zone favoriscono i vitigni a bacca bianca e in altre quelli a bacca rossa. Il risultato è una grande varietà di etichette che anche all’interno della stessa denominazione possono presentare caratteristiche differenti. E durante l’interessante il seminario guidato da Marco Sabellico e William Pregentelli del Gambero Rosso si è avuta una rappresentazione plastica di questa realtà.
Ai richiami di roccia del Pecorino Onirocep di Pantaleone prodotto in alta collina a Colonnata Alta, si contrapponevano i toni salmastri del Pecorino Falchetti di San Michele a Ripa, prodotto a ridosso del mare a Ripatransone. Tra i rossi, esemplare la contrapposizione tra i toni balsamici e la grande freschezza del Nummaria di La Canosa (70% Montepulciano, 30% Sangiovese) e le note di macchia mediterranea unite a grande morbidezza del Villa Pandone Marinus.
Tra i banchi d’assaggio è stato molto interessante visitare lo stand dell’azienda Pantaleone che oltre al già citato Pecorino Onirocep proponeva in degustazione La Ribalta 2013, rosso a base di un clone del Grenache originario della Francia e per questo chiamato localmente “Bordò”. E’ stato un assaggio folgorante con il suo naso ampio in cui spicca una piacevole nota di smalto. Il sorso dinamico è caratterizzato da grande freschezza e sapidità abbinate ad un tannino vivo ma perfettamente integrato. Peccato per il costo non indifferente (60 euro) ma assolutamente giustificato, vista la piccolissima produzione di 1.200 bottiglie. L’azienda conta 13 ettari vitati in conduzione biologica con le vigne poste tra i 400 e i 500 metri di altezza in una zona caratterizzata dalla presenza dei calanchi, con terreni franco argillosi ricchi di calcare. Determinanti anche le grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte che donano ai vini grande freschezza e profumi molto marcati.
Ottime anche le etichette dell’azienda Tenuta Cocci Grifoni, fondata nel 1970 a San Savino da Guido Cocci Grifoni, patron scomparso nel 2010. Fu lui negli anni ’80 a rilanciare il Pecorino, vitigno originario della zona di Arquata che allora rischiava di scomparire. Con coraggio decise di impiantare una vigna dedicata a questo vitigno con l’idea di fare un grande bianco in terra di rossi. La sua intuizione ha portato nel 2001 alla creazione della DOC Offida divenuta DOCG nel 2011. Quella vigna piantata nel 1986 oggi è alla base del Pecorino Colle Vecchio che noi abbiamo avuto la fortuna di degustare nell’annata 2015. Fantastico il naso con le sue note di agrumi e gli sbuffi minerali che si abbinano ad un sorso di grande carattere. Da segnalare anche il loro Rosso Piceno Superiore Vigna Messieri 2011 che ai sentori di radice ed eucalipto unisce una bocca coerente con tannino fitto e vellutato e un piacevole finale amarognolo.
Altro Rosso Piceno interessante è stato il Le Caniette Morellone degustato nelle annate 2011 e 2012. L’azienda, fondata addirittura nel 1897 e certificata biologica, possiede 16 ettari di vigne poste a Ripatransone, tra i 200 e i 400 metri di altitudine e a pochi chilometri dal mare. Il Morellone è un blend di Montepulciano (70%) e Sangiovese (30%) che matura dai 20 ai 24 mesi in barrique dove svolge anche la malolattica. Seguono due anni in acciaio prima dell’imbottigliamento. La 2011 proponeva sentori balsamici di eucalipto e una bocca molto fresca e dal tannino scalpitante. La 2012 sembrava più matura offrendo maggiore morbidezza ed equilibrio abbinate ad un tannino levigato. Molto buono anche il loro Pecorino non filtrato Veronica 2016.
La serata non poteva che concludersi con una scorpacciata di olive ascolane abbinate ad un San Giovanni Spumante di Passerina Marta Brut, un Metodo Martinotti che conferma la versatilità di questo vitigno.
I migliori assaggi
Pantaleone Falerio Pecorino Orinocep 2016
100% Pecorino – Gr. 14%
Giallo paglierino. Naso che esordisce con lampi minerali che ricordano la roccia seguiti da richiami vegetali, frutta gialla matura, erbe aromatiche e fiori gialli. Il sorso mostra un bel contrasto tra la grande freschezza e la componente alcolica ben integrata. Lunga la scia sapida che dona persistenza. Solo acciaio.
Tenuta Cocci Grifoni Offida Pecorino Colle Vecchio 2015
100% Pecorino – Gr. 14%
Giallo paglierino con riflessi verdolini. La frutta a polpa bianca si unisce a ricordi di agrumi, zagara, mandorla fresca e note vegetali. In bocca rivela una grande spalla fresco-sapida abbinata a moderata morbidezza, calore e un lungo finale ammandorlato in cui tornano le erbe aromatiche. Solo acciaio.
Le Caniette Pecorino Veronica 2016
100% Pecorino – Gr. 13,5%
Giallo paglierino opaco. Naso ricco e intenso che alla ginestra unisce la pesca gialla matura, le erbe aromatiche e delicati sentori di lievito. Il sorso è denso e decisamente sapido. Poi arriva la freschezza ad introdurre un lungo il finale fruttato che lascia la bocca in equilibrio. Solo acciaio, non filtrato.
San Michele a Ripa Offida Pecorino Falchetti 2016
100% Pecorino – Gr. 13%
Giallo paglierino. Una chiara nota vegetale e floreale apre la via a ricordi di erbe aromatiche e pesca gialla. Resta sullo sfondo una piacevole nota salmastra. In bocca offre equilibrio pur esprimendo grande carattere grazie all’ingresso fresco ed al lungo finale sapido ben bilanciati da adeguata morbidezza. Solo acciaio.
La Canosa Rosso Piceno Superiore Nummaria 2015
70% Montepulciano, 30% Sangiovese – Gr. 13,5%
Rosso rubino compatto. La ciliegia croccante e i frutti di bosco si uniscono a note di radice, sottobosco, spezie dolci e sbuffi balsamici. Il sorso offre piacevole morbidezza unita a decisa freschezza. Un tannino setoso apre la via al finale sapido in cui tornano i richiami balsamici. Il Sangiovese matura 12 mesi in botti da 65 hl, il Montepulciano matura 12 mesi in tonneau.
Il Conte Villa Prandone Rosso Piceno Superiore Marinus 2015
Sangiovese, Montepulciano – Gr. 14%
Rosso rubino compatto. La macchia mediterranea è protagonista di un naso solare in cui si percepiscono nette le erbe aromatiche e i piccoli frutti di bosco maturi. Al naso si percepisce la nota alcolica cui si contrappone una importante splla fresco-sapida a donare equilibrio. Il tannino fitto ma ben integrato lascia spazio ad un lungo e coerente finale. 12 mesi in botte grande.
Tenuta Cocci Grifoni Rosso Piceno Superiore Vigna Messieri 2011
70% Montepulciano, 30% Sangiovese – Gr. 14,5%
Rosso rubino tendente al granato. Ad un ingresso balsamico seguono note di frutta rossa matura, chiodo di garofano, rabarbaro e tabacco. Il sorso caldo rivela grande sapidità e discreta freschezza abbinate ad un tannino fitto ma morbido. Piacevole il lungo finale amarognolo. 24 mesi in botti grandi.
Pantaleone Marche Rosso La Ribalta 2013
100% Bordò – Gr. 14%
Rosso granato trasparente. Al naso colpisce con ricordi di smalto e sbuffi balsamici cui seguono frutti di bosco e spezie orientali. In bocca offre grande acidità e calore. Il finale è caratterizzato dal tannino vivo ma di grande qualità e dalla lunga coda balsamica. 24 mesi in mezze barrique.
Le Caniette Rosso Piceno Morellone 2011
70% Montepulciano, 30% Sangiovese – Gr. 13,5%
Rosso rubino compatto. Piccoli frutti rossi ancora freschi si uniscono a ricordi di sottobosco, pepe ed eucalipto. Il sorso stupisce con la sua grande freschezza e il tannino scalpitante ma di grande qualità. La moderata morbidezza riporta equilibrio lasciando spazio al lunghissimo finale balsamico. 20 mesi in barrique e poi 2 anni in acciaio.