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Dal 10 al 14 novembre oltre 10 mila persone si sono date appuntamento in Alto Adige per la 26° edizione del Merano WineFestival fondato da Helmut Köcher.

Farsi sette ore di auto per raggiungere il Merano WineFestival (senza scorciatoie, ovvio!) è qualcosa che a noi Vinomadi non fa certo paura. D’altronde l’occasione è ghiotta visto che alla manifestazione ideata 26 anni fa da Helmut Köcher si dà appuntamento ogni anno il “salotto buono europeo della raffinatezza”. E come potevamo mancare noi che della raffinatezza facciamo la nostra bandiera? (sic!)

L’evento arriva al termine di un lungo anno di selezioni durante il quale la commissione The WineHunter guidata da Köcher va letteralmente a caccia dei migliori vini e prodotti gastronomici italiani ed esteri. È così che sono state individuate le 450 cantine presenti nello storico palazzo del Kurhaus e gli oltre 200 artigiani del gusto e i 15 chef che hanno animato la Gourmet Arena e la Coocking Farm. E da quest’anno il catalogo con la lista dei prodotti premiati con il “The WineHunter Award” è consultabile online attraverso una vera e propria guida suddivisa nelle categorie “Vini”, “Culinaria”, “Birre” e “Aquavitae”.

Su circa 4 mila vini degustati dalle commissioni poco più di 2 mila sono stati premiati con uno dei tre award: 1.780 con il Rosso (da 88 a 89,99/100); 293 con il Gold (da 90 a 94,99/100); solamente 28 etichette hanno ottenuto il Platinum Award (da 95 a 100/100) con la Toscana che l’ha fatta da padrona conquistandone ben 12. E proprio dalla Toscana è partito il nostro giro all’interno delle sale gremite del Kurhaus. Molti i vini che ci hanno impressionati con una menzione speciale per il Duemani 2014 (100% Cabernet Sauvignon) e il Montevertine Le pergole Torte 2014 (100% Sangiovese).

Proseguendo il nostro percorso siamo rimasti impressionati dalla mini verticale del Terra d’Eclano Aglianico di Quintodecimo. Ma il vero brivido è arrivato con il Vigna Grande Cerzito Taurasi Riserva 2012, una vera e propria ode ad uno dei vitigni più importanti della penisola. Ad illustrarlo il professor Luigi Moio con il quale ci siamo intrattenuti qualche minuto a parlare del suo bellissimo libro “Il respiro del vino”. Altro grande vino del sud presente a Merano era il Faro Palari (Nerello Mascalese 60%, Nerello Cappuccio 30%, Nocera 10%): anche in questo caso abbiamo avuto la possibilità di fare una mini verticale che ha visto trionfare l’annata 2012.

Passando ai bianchi, tra le tante etichette ci ha colpiti in particolar modo il Sauvignon Quarz di Cantina Terlano. Ok, parliamo di uno dei vini più premiati dalle guide 2018 ma come si dice a Roma, quanno ce vo, ce vo! Altro grande classico che ci è sembrato in particolare stato di forma è il Tiefenbrunner Feldmarschall Von Fenner 2015 che già avevamo avuto modo di apprezzare alla presentazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso.

Tra le tante Masterclass in programma, abbiamo partecipato a quella dedicata a Champagne Encry, maison fondata nel 2007 dall’italiano Enrico Baldin. Un progetto ambizioso e per certi versi “folle” visto che Encry è l’unica azienda italiana a produrre Champagne. Siamo nel villaggio Grand Cru di Le Mesnil-sur-Oger in Côte des Blancs, dove Baldin ha in gestione 3 ettari di vigne coltivate in regime biodinamico nell’assoluto rispetto dell’ambiente circostante. In cantina la scelta è stata quella di utilizzare la pressa tradizionale in legno. Quattro le etichette prodotte tutte presenti alla degustazione: Brut (100% Chardonnay), Grand Rosé (95% Chardonnay, 5% Pinot Noir), Nature Zero Dosage (100% Chardonnay) e l’ottimo Millesimé 2009 (100% Chardonnay).

Il Festival non poteva che concludersi con il Catwalk Champagne, vera e propria sfilata di 40 Maison con oltre 100 etichette in degustazione. Le nostre preferite? Eccole: Maxim Blin Millésime Brut 2006 (100% Pinot Nero); Doyard Clos de l’Abbaye Millésime Premier Cru Extra Brut 2011 (100% Chardonnay); Charles Heidsieck Brut Millésime 2006 (Pinot Nero 60% e Chardonnay 40%); Louis Roederer Vintage 2009 (Pinot Nero 70% e Chardonnay 30%); Bruno Paillard Blanc de Blancs 2006 (100% Chardonnay); Mandois Victor Mandois 2007 Brut (100% Chardonnay); Delaplace Lady Brut (Pinot noir, Pinot meunier); Maillard L’Oger 2004 Grand Cru (100% Chardonnay).

Prima di illustrarvi i nostri migliori assaggi vi proponiamo qualche buon consiglo per rendere ancora più speciale la vostra partecipazione alla prossima edizione del Merano WineFestival in programma dal 9 al 13 novembre 2018:

Mettete il costume in valigia – Ogni vero viaggiatore sa che non si può partire senza mettere il costume in valigia. Questo vale anche se la meta è la montagna in autunno, come nel nostro caso. Il motivo? Perché proprio di fronte al Kurhaus troverete le splendide Terme di Merano con le sue 25 piscine interne ed esterne, svariate saune e un parco termale aperto di oltre 5 ettari. Quale miglior modo per riprendersi da una dura giornata di degustazioni?!

Prenotate per tempo il vostro ristorante preferito – Altra indicazione non secondaria è quella di prevedere qualche cena nei locali tipici della zona. Noi ci sentiamo di consigliarvene un paio ma l’offerta gastronomica è in generale veramente ampia e di qualità. Se volete trovare un’atmosfera familiare nel pieno centro di Merano allora non potete non andare alla Trattoria Mainardo della signora Sabina. Da lei troverete i migliori canederli della zona e un cervo in umido da urlo. Se invece avete la macchina, potete andare nel vicino paese di Lana presso il Birrificio artigianale Pfefferlechner dove troverete delle fantastiche birre. A noi Vinomadi è piaciuta molto quella alle castagne abbinata ad un piatto di ottime costolette di maiale. Ricordatevi di prenotare che nei giorni del Festival è più facile trovare un tavolo libero a Milano di sabato sera…

Prevedete la visita di qualche cantina nei dintorni – L’Alto Adige è una delle più importanti regioni vitivinicole italiane con vitigni autoctoni del calibro del Gewürztraminer e del Lagrein. Per non parlare delle meravigliose interpretazioni degli internazionali tra cui Pinot Nero, Cabernet Sauvignon e Sauvignon. Noi Vinomadi vi possiamo indicare alcune aziende che abbiamo avuto la fortuna di visitare: Elena Walch; Cantina Terlano; Alois Lageder. Ce ne sono molte altre, c’è solo l’imbarazzo della scelta!

Visitate la sala principale del Festival all’ora di pranzo – Sembra un consiglio sciocco ma sia il sabato, sia la domenica gli ingressi nella sala principale del Festival sono stati contingentati a causa del troppo affollamento. Il segreto è quello di visitarla all’ora di pranzo quando tutti i presenti si fiondano nella Gourmet Arena per cercare di mangiare qualcosa!

Se potete, partecipate agli eventi speciali – Le cinque giornate del Merano Wine Festival sono ricche di appuntamenti a cui non bisognerebbe mancare: dalla cena di gala del venerdì sera al Kurhaus con tutti i produttori presenti alle interessantissime Charity Wine Masterclass, che quest’anno hanno avuto come protagonisti Tenuta San Guido, l’Union de Grand Cru de Bordeaux, Ceretto, Paternoster, Trentodoc, Gianfranco Fino, Alois Lageder, Quintodecimo, Nono Negri, Louis Roederer, Laurent Perrier e molti altri. Il sabato sera vi consigliamo il party più esclusivo della manifestazione… Il Terlan SensEvent Party che si svolge nella magnifica bottaia di Cantina Terlano. Da non perdere assolutamente il Catwalk Champagne che ogni anno chiude la manifestazione con un fiume di bollicine.

I nostri migliori assaggi:

Alto Adige Terlano Quarz Sauvignon 2015 100% Sauvignon Blanc – Gr. 13,5% Cantina Terlano, fondata nel 1893 nell’omonimo paese altoatesino, può contare su 143 soci e 170 ettari vitati per un totale di 1,4 milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata e affinamento per 9 mesi sui lieviti fini, in parte in botti di legno grandi (50%) e in parte in fusti d’acciaio inox (50%). Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare. La degustazione – Giallo paglierino. Naso in cui la Pietra focaia si unisce magnificamente a note agrumate di pompelmo rosa, frutta esotica, fiori gialli, fieno ed erbe aromatiche. Il sorso è allo stesso tempo denso e vibrante grazie alla grande freschezza. Da manuale il lunghissimo finale sapido in cui tornano gli agrumi e le erbe aromatiche.
Toscana Montevertine Le Pergole Torte 2014 100% Sangiovese – Gr. 13% Azienda situata nel cuore delle colline del Chianti, nel Comune di Radda in Chianti a 425 metri di altezza. Le Pergole Torte nasce dall’omonima vigna impiantata nel 1968 dal fondatore dell’azienda Sergio Manetti. Fu uno tra i primi a vinificare in purezza il Sangiovese uscendo dalla Denominazione Chianti Classico. Oggi suo figlio Martino prosegue il suo lavoro sui 18 ettari di vigne aziendali. Fermentazione alcolica e malolattica in vasche di cemento. Maturazione di 12 mesi in barrique usate più 12 mesi in botti da 10 hl. La degustazione – Rosso rubino trasparente. Piccoli frutti rossi si uniscono ad eleganti richiami floreali. Poi arrivano spezie dolci e sbuffi balsamici. Sorso equilibrato che mostra un tannino perfetto ben supportato da una importante spalla fresco-sapida. Lunga la persistenza che indugia su note balsamiche.
Toscana Duemani 2014 100% Cabernet Franc – Gr. 15% Azienda biodinamica certificata Demeter fondata nel 2000 da Luca D’Attoma ed Elena Celli. I 10 ettari di vigne si trovano a Riparbella (Pi) tra i 100 ed i 300 metri di altezza su terreni calcarei e ricchi di scheletro. Importante l’influenza del mare che dista pochi chilometri. Fermentazione spontanee in tini troncoconici, maturazione di 24 mesi in barrique nuove. La degustazione – Rosso tra il rubino e il granato con buona trasparenza. Naso elegante che alle note balsamiche unisce richiami di visciola, macchia mediterranea, sottobosco, spezie dolci e tabacco. Bocca molto fresca e quasi succosa che propone una componente alcolica importante a assolutamente integrata. Il tannino levigato apre la via ad un finale sapido in cui ritornano le note balsamiche.
Sicilia Faro Palari 2012 Nerello Mascalese 60%, Nerello Cappuccio 30%, Nocera 10% – Gr. 13,5% Dalla collaborazione tra il produttore Salvatore Geraci e l’enologo e agronomo Donato Lanati nasce questo grande vino siciliano. Siamo a ridosso dello Stretto di Messina e precisamente a Santo Stefano Briga (Me) dove l’azienda possiede 7 ettari vitati. Il Faro matura 18 mesi in barrique e affina 18 mesi in vetro. La degustazione – Rosso granato trasparente. Naso balsamico e terragno che alle note di eucalipto affianca richiami di fungo e humus. Poi piccoli frutti rossi, spezie dolci, tabacco e richiami ematici. Il sorso è teso grazie alla grande freschezza ben bilanciata dal tannino fitto ma nobile. Chiude con una importante scia sapida sulla quale si alternano richiami fruttati e balsamici.

Campania Quintodecimo Vigna Grande Cerzito Taurasi Riserva 2012 100% Aglianico – Gr. 14,5% Azienda di 15 ettari nata nel 2001 a Mirabella Eclano (Av) per volere del professor Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il Taurasi riserva Vigna Grande Cerzito è un cru di un ettaro di Aglianico, piantato nel 2004 sul versante sud della tenuta su terreni di natura vulcanica posti a 440 metri di altitudine con una pendenza del 15%. Matura 18 mesi in barrique. La degustazione – Rosso rubino. Un piacevole sottofondo floreale e balsamico si intreccia con note di visciola, spezie dolci, macchia mediterranea e tabacco. In bocca spicca la sapidità abbinata a buona freschezza. Il tannino fitto ma nobile introduce un lungo finale in cui tornano la frutta e i richiami balsamici.

Gli Champagne:

Trigny 
Maxim Blin Champagne Millésime Brut 2006
100% Pinot Nero – Gr. 12% Giallo dorato con perlage fine ed abbondante. Naso elegante che propone ricordi di crostata ai frutti di bosco e frutta secca. Il sorso strutturato e delicatamente morbido è sorretto da buona freschezza e grande sapidità che si sostanzia in un lungo finale in cui torna la frutta secca. 10 anni sui lieviti.

Vertus
Doyard Champagne Clos de l’Abbaye Millésime Premier Cru Extra Brut 2011
100% Chardonnay – Gr. 12% Giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e abbondante. Refoli di frutta gialla matura e tropicale si uniscono a frutta secca, agrumi canditi, pepe bianco e delicati richiami floreali. Il sorso è cremoso e nel complesso equilibrato grazie. Adeguata la spalla fresco-sapida che apre la via ad un finale agrumato. Vinificato in barrique, 5 anni sui lieviti.

Reims
Charles Heidsieck Champagne Brut Millésime 2006
Pinot Nero 60%, Chardonnay 40% – Gr. 12% Giallo dorato luminoso con perlage fine e abbondante. Naso che propone sentori di panettone, miele, frutta candita, frutta secca e fiori gialli. Ingresso morbido ed equilibrato che offre una bollicina di qualità, delicata freschezza e un piacevole e lungo finale sapido. 10 anni sui lieviti.

Reims
Louis Roederer Champagne Vintage 2009
Pinot Nero 70%, Chardonnay 30% – Gr. 12% Giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e abbondante. Note di agrumi si alternano a richiami di fragola, piccola pasticceria e frutta secca. Sorso di grande carattere che offre acidità citrina e grande sapidità. Ottima la persistenza che indugia sulle note fruttate. 30% della massa vinificato in legno. 7 anni sui lieviti.

Reims
Bruno Paillard Champagne Blanc de Blancs Extra Brut 2006
100% Chardonnay – Gr. 12% Giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e abbondante. Naso ricco che offre note di frutta secca, agrumi canditi, erbe aromatiche, frutta gialla matura e brioche. In bocca tornano gli agrumi ad introdurre una grande freschezza bilanciata da adeguata morbidezza. Perfetta la bollicina cremosa che ben si sposa con la sapidità minerale che caratterizza il lungo finale. 10 anni sui lieviti.

Pierry
Mandois Champagne Victor Mandois 2007 Brut
100% Chardonnay – Gr. 12% Giallo paglierino tendente al dorato, perlage fine e abbondante. Un ricordo di torta con crema al limone si unisce a fiori gialli, erbe aromatiche e frutta secca. Ingresso che rivela freschezza citrina bilanciata da delicata morbidezza. Nel complesso equilibrato, offre un lungo finale sapido e fruttato. Nasce da vigne di oltre 50 anni. Una parte del vino base è vinificata in barrique. 9 anni sui lieviti.

Charly sur Marne
Delaplace Champagne Lady Blanc de Noirs Brut
Pinot noir 50%, Pinot meunier 50% – Gr. 12% Giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e abbondante. Naso che apre con sentori di frutta gialla matura per poi offrire ricordi di resina e frutta secca. L’ingresso in bocca è morbido e di buona freschezza. Grande l’equilibrio complessivo e piacevole finale sapido. Il 20% del vino base fermenta in barrique. 7 anni sui lieviti.

Vertus
Mailliard Champagne L’Oger 2004 Grand Cru
100% Chardonnay – Gr. 12% Giallo paglierino/dorato brillante. Naso maturo che offre ricordi di mango, miele d’acacia e crema pasticcera. Bocca caratterizzata dal meraviglioso equilibrio e dal fantastico perlage. La grande freschezza accompagna il sorso fino al finale dalla persistenza infinita. Solo acciaio, no malolattica, 11 anni sui lieviti.

Le Mesnil-sur-Oger
Encry Champagne Millesimé 2009

100% Chardonnay – Gr. 12%
Giallo paglierino tendente al dorato, perlage fine e abbondante. Naso complesso che propone agrumi canditi, frutta gialla, frutta secca e spezie su sottofondo di pane tostato. In bocca è equilibrato grazie alla piacevole morbidezza e all’abbondante freschezza. Sorso cremoso che si distende in un finale sapido in cui torna la frutta secca. 6 anni sui lieviti.