Seleziona una pagina

Peter Heilbron ha l’espressione rilassata di chi non ha rimpianti. Manager di successo per grandi aziende come Nestlé, Heineken e Martini & Rossi, nel 2007 decide di cambiare vita e trasferirsi con sua moglie Sabina su una collina a due passi da Bevagna. Basta con Milano e i suoi aperitivi fusion, basta con i ritmi forsennati di un lavoro che lo costringeva a continui spostamenti. Era arrivato il momento di provare a realizzare il suo sogno. “Sono laureato in agronomia e dentro di me ho sempre cullato l’idea di produrre vino in Umbria – racconta Peter – Sono follemente innamorato di questa terra e ritengo che il Sagrantino sia un vitigno dalle incredibili potenzialità in parte inespresse”.

E’ così che in poco tempo sorge una moderna cantina completamente interrata ed ecosostenibile su cui Peter e Sabina costruiscono la loro nuova casa. “La nostra è una scelta di vita, non un semplice progetto imprenditoriale. E’ per questo che abbiamo deciso di vivere sopra la cantina e di seguire tutte le fasi della produzione in prima persona. Certo, il vino bisogna anche venderlo ma per fortuna non abbiamo problemi da questo punto di vista”. D’altronde il piglio del manager di successo non gli manca e la produzione annuale di 35 mila bottiglie finisce alla velocità della luce rendendo felici i molti clienti sparsi per il mondo che incidono per l’80% sul totale delle vendite.

Oggi Tenuta Bellafonte può contare su un totale di 11 ettari impiantati a Sagrantino e Trebbiano Spoletino su terreni argillosi e ricchi di marne. “La mia idea è quella di puntare sui vitigni autoctoni della zona che ritengo essere i più idonei a raccontare questo territorio – sostiene Peter – L’ obiettivo è quello di esaltare questo connubio tra uva e terra cercando di intervenire il meno possibile in modo da lasciare spazio alle diverse interpretazioni delle singole annate”. Da qui nasce l’idea di vinificare con fermentazioni spontanee innescate da lieviti indigeni e di non filtrare i vini prima di metterli in bottiglia. A chi storce il naso consigliamo di provare le due etichette aziendali, il Montefalco Sagrantino Collenottolo e il Trebbiano Spoletino Arnèto: parliamo di due vini che fanno dell’eleganza e della pulizia il loro marchio di fabbrica. Eleganza donata anche da un legno ben gestito che prevede l’utilizzo di botti grandi da 30 e 50 ettolitri di rovere di Slavonia poco o non tostate. E se il tuo consulente enologico si chiama Beppe Caviola diventa tutto più semplice.

Se pensiamo che questa avventura è realmente partita nel 2012 con la prima annata di Collenottolo messa in commercio, possiamo tranquillamente dire che Peter Heilbron è riuscito in poco tempo a realizzare il suo sogno proponendo una nuova interpretazione del Sagrantino che noi Vinomadi abbiamo molto apprezzato.

La Degustazione

Tenuta Bellafonte Trebbiano Spoletino 2014
Umbria Igt – 100% Trebbiano – 13% Gr.
Giallo dorato luminoso. Naso ampio che propone note di fiori gialli, frutta tropicale poco matura, erbe aromatiche e officinali, miele d’acacia, burro e agrumi. Bocca di buona struttura, cremosa e nello stesso tempo fresca. Molto sapido il finale che riserva un ricordo di mandorla fresca. Fermentazione alcolica e malolattica in grandi botti di rovere, 6 mesi sui lieviti.

Tenuta Bellafonte Montefalco Sagrantino Collenottolo 2012
Rosso Docg – Sagrantino 100% – Gr. 14,5%
Rosso granato. Naso elegante che alla frutta rossa ancora croccante abbina note balsamiche, sottobosco, pepe ed erbe aromatiche. Resta sullo sfondo una delicata nota floreale. L’ingresso in bocca è fresco, caldo e morbido. Poi arriva il tannino nobile che introduce un lungo finale sapido e fruttato. 36 mesi in grandi botti di rovere.

Anno di fondazione

Ettari vitati

Bottiglie prodotte

Tenuta Bellafonte