Siamo andati a Jesi per incontrare Gianluca Mirizzi che nella sua cantina vinifica il Verdicchio in tutte le sue possibili interpretazioni: dallo spumante metodo classico al muffato.
Gennaio non è sicuramente il mese più indicato per le nostre scorribande in giro per la penisola: freddo, pioggia e vigne spoglie sono infatti la cornice di un ipotetico viaggio. Noi Vinomadi, però, non ce la facciamo a stare davanti al camino ad aspettare la primavera e abbiamo deciso di fare una puntatina nelle Marche per visitare qualche produttore e scaldarci con i loro vini. Primo della lista: Montecappone.
Era il 1968 (stesso anno in cui nasceva la DOC Verdicchio dei Castelli di Jesi) quando Recildo Bombrezzi rientrava nelle Marche dopo 10 anni passati a Roma dove aveva aperto un piccolo vini e oli sulla Via Tuscolana. Con i soldi guadagnati grazie al duro lavoro tornava per creare insieme ad altri due soci l’azienda Montecappone. I tre amici fecero le cose in grande acquistando un unico appezzamento di 20 ettari alle porte di Jesi dove costruirono una grande cantina dotata di vasche di cemento ancora oggi utilizzate per la produzione dei vini.
Cinquanta anni dopo il piccolo vini e oli si è trasformato in una delle enoteche storiche di Roma e porta ancora sull’insegna il cognome del fondatore mentre l’azienda vitivinicola (oggi composta da 70 ettari con una produzione annua di 180 mila bittiglie) dal 1997 è guidata da Gianluca Mirizzi, nipote di Recildo. Sotto la sua guida si è deciso di puntare su uno stile maggiormente riconoscibile affidandosi dal 2001 a Lorenzo Landi, uno dei più affermati enologi italiani e consulente di importanti cantine sperse per la penisola. È così che la forma di allevamento a tendone è stata sostituita dal guyot con l’obiettivo di diminuire le rese per ettaro e puntare sulla qualità. Il passo successivo è stato quello di vinificare separatamente le varie parcelle valorizzandone le differenze.
“Io sono cresciuto tra gli scaffali dell’enoteca di famiglia – racconta Gianluca mostrandoci la cantina – Sin da giovane ho avuto la fortuna di poter degustare alcuni tra i migliori vini del mondo. Parallelamente ho conosciuto tutto ciò che ruota intorno alla commercializzazione del vino, un mondo che spesso non ha nulla a che vedere con la poesia che si ritrova nel bicchiere. Poi alla fine degli anni ’90 ho deciso di fare il grande passo prendendo in gestione l’azienda di famiglia e diventando produttore”.
Pulizia e longevità, queste le caratteristiche che vuole ritrovare nelle sue etichette. Per questo negli ultimi 20 anni molti sforzi sono stati fatti per ridurre al minimo il contatto con l’ossigeno e parallelamente modernizzare il processo produttivo con tecniche come la criomacerazione. Altro dogma aziendale è quello dei lunghi affinamenti. “Le nostre etichette più importanti di Verdicchio escono con un periodo di affinamento più lungo rispetto al disciplinare – conferma Gianluca – Il Classico Superiore Federico II fa 4 mesi in cemento sulle fecce fini più 4 mesi in bottiglia mentre la Riserva Utopia fa un anno in cemento sulle fecce fini e uno in bottiglia. Dall’annata 2015 un 10% della massa fa un passaggio in barrique. Sono vini che vanno aspettati e che hanno bisogno di tempo per tirare fuori tutto il loro potenziale”. Noi Vinomadi abbiamo avuto la fortuna di degustare il millesimo 2008 e possiamo confermare che era in grande forma.
Le uve con cui si producono provengono dal vigneto Utopia composto da 4 ettari ubicati nel comune di Montecarotto. Lo abbiamo visitato insieme al responsabile di cantina Andrea Scuppa e abbiamo potuto apprezzare la magnifica vista che si può godere dalla sua parte più alta. “Siamo sulla riva sinistra del fiume Esine intorno ai 300 metri di altezza su terreni argilloso-calcarei – racconta Andrea – La parte di vigneto meglio esposta è dedicata alla Riserva Utopia con rese intorno ai 70 q/ha mentre per il Federico II, intitolato al re di Svevia nato a Jesi nel 1194, ci attestiamo intorno ai 100 q/ha”.
Il muffato Kylix (100% Verdicchio) nasce invece a Jesi nelle vigne che circondano la cantina. “Si produce solamente nelle rare annate in cui si presenta la muffa nobile – rivela Andrea – Ad oggi lo abbiamo prodotto nel 2007 e nel 2017 quando è stato possibile fare un appassimento in pianta con vendemmia posticipata di circa 30 giorni. La fermentazione avviene in barrique dove il vino sosta per 10 mesi prima di essere imbottigliato”.
Una volta tornati in cantina per la degustazione Gianluca Mirizzi ci ha raccontato il suo nuovo progetto. “Era da un po’ di tempo che mi ero messo in testa di creare dei vini che difficilmente sarebbero potuti uscire con l’etichetta Montecappone. Parlo di uno spumante e di un Verdicchio più immediato e dallo stile più ossidativo. In poche parole più simile a come si faceva una volta. È così che dopo aver acquistato 6 ettari di vigneto e 3 di oliveti nel comune di Cupramontana, nel 2015 ho creato l’azienda Mirizzi che dopo 3 anni di conversione è certificata biologica”.
Il progetto per ora può contare su due etichette: il Millesimè Extra Brut (100% Verdicchio) e l’Ergo. Il primo è uno spumante metodo classico che sosta 24 mesi sui lieviti ed è sottoposto a remuage manuale. L’Ergo è invece un Verdicchio con vendemmia leggermente tardiva che sosta 10 mesi sulle fecce fini in anfore di terracotta. Sono due piccolissime produzioni (Millesimè 1.500 bottiglie, Ergo 3.000 bottiglie) che offrono agli amanti del Verdicchio altre due interessanti interpretazioni di uno dei vitigni più versatili d’Italia.
La degustazione
Mirizzi Spumante Metodo Classico Millesimè Extra Brut 2015
100% Verdicchio – Gr. 13%
Giallo paglierino con riflessi dorati, brillante. Ricordi di agrumi canditi si uniscono a note di erbe aromatiche, frutta gialla matura, piccola pasticceria e frutta secca. Il sorso offre piacevole perlage e delicata morbidezza nonostante il basso dosaggio. Buona la freschezza e lunga la scia sapida che chiude su note ammandorlate. 24 mesi sui lieviti.
Montecappone Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Federico II 2016
100% Verdicchio – Gr. 15%
Giallo paglierino. Naso pulito in cui si percepiscono agrumi, fiori bianchi e delicati ricordi di camomilla. Poi pesca noce e salvia. Sorso caldo ed equilibrato che offre piacevole freschezza e grande sapidità. Di buona persistenza il finale ammandorlato. 4 mesi sulle fecce fini in cemento.
Montecappone Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Utopia 2015
100% Verdicchio – Gr. 14,5%
Giallo paglierino con riflessi dorati. Apre con una nota vegetale che ricorda l’asparago selvatico. Poi frutta gialla matura, erbe aromatiche, ginestra e sbuffi salmastri. Sorso sorretto da buona freschezza e caratterizzato dal piacevole contrasto tra la delicata morbidezza e la spiccata sapidità che dona persistenza. Finale ammandorlato. Il 90% della massa fa 12 mesi sulle fecce fini in cemento, il 10% in barrique.
Montecappone Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Utopia 2008
100% Verdicchio – Gr. 14%
Giallo dorato. Naso elegante in cui le erbe aromatiche si alternano a note di gesso e miele. Poi pesca sciroppata, nocciole tostate e chicco di caffe. Sorso che nonostante i 10 anni offre grande freschezza bilanciata dall’effetto disidratante dell’alcol. Molto persistente il finale segnato da un finale quasi salato e ammandorlato. 12 mesi sulle fecce fini in cemento.
Mirizzi Verdicchio dei Castelli di Jesi Ergo 2017
100% Verdicchio – Gr. 15%
Giallo paglierino con riflessi dorati. Naso pulito ed elegante che propone susina goccia d’oro, sbuffi salmastri, miele, fiori gialli e delicate erbe aromatiche. In bocca è caldo, morbido e dotato di una buona spalla fresco-sapida. Leggermente ammandorlato il lungo finale. 10 mesi sulle fecce fini in anfore di terracotta.
Montecappone Marche Bianco Passito Kylix Muffa Nobile 2017
100% Verdicchio – Gr. 13,5%
Giallo paglierino con riflessi dorati. Piacevoli note floreali si intrecciano con sentori di agrumi canditi, frutta secca, miele, erbe aromatiche e ricordi iodati. Il sorso rivela una moderata dolcezza abbinata a grande freschezza. Lungo il finale sapido e ammandorlato. 10 mesi in barrique.
Montecappone Mirizzi
Montecappone Mirizzi