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Nelle scorse settimane vi avevamo parlato di Tenuta Bellafonte, una delle cantine più giovani dell’areale di Montefalco. Questa volta, invece, vogliamo presentarvi una delle più antiche della zona: Antonelli. L’azienda si trova in località San Marco, già nota nel medioevo per la qualità dei suoi vini. Il corpo centrale era originariamente di proprietà del vescovo di Spoleto che usava soggiornare nel bel palazzetto che ancora domina la collina più alta della tenuta e che oggi è stato convertito ad agriturismo.

Nel 1881 l’avvocato Francesco Antonelli la acquistò con l’intento di creare un’azienda agricola all’avanguardia. E le foto dell’epoca che campeggiano un po’ ovunque, parlano di un passato prospero in cui centinaia di capi di animali dividevano i terreni con le colture che ancora oggi coprono buona parte dei 170 ettari aziendali. Di questi, 50 sono vitati e condotti in regime biologico certificato su terreni argillosi e ricchi di calcare. Il resto è occupato da ulivi, cereali e boschi che, oltre a garantire una splendida vista, tutelano la biodiversità di queste terre.

 

Pur avendo una lunga storia alle spalle, Antonelli inizia a vinificare le proprie uve e ad imbottigliare solamente nel 1979. Pochi anni dopo, nel 1986, alla guida dell’azienda arriva il giovane Filippo Antonelli, neolaureato in scienze agrarie e voglioso di far crescere l’azienda di famiglia. Trenta anni dopo possiamo tranquillamente dire che la sfida è stata vinta e che il nuovo corso è certamente all’altezza della sua storia. Parliamo infatti di quella che oggi è una grande realtà da 300 mila bottiglie prodotte ogni anno.

Ed è proprio Filippo a guidarci nella visita che inizia dalla cantina completamente interrata. Ci lasciamo alle spalle un limpido cielo di fine febbraio per scendere a circa 20 metri sotto il livello del suolo. Nell’ascensore fanno bella mostra vecchie foto in bianco e nero di viti maritate, uomini e donne di fine ottocento nei loro abiti da lavoro, panorami di luoghi all’epoca ancora selvaggi. Nel cuore dell’azienda, invece, si respira una grande voglia di modernità, come dimostrano i grandi e moderni serbatoi di fermentazione.

Francesco Antonelli, l’avvocato spoletino che nel 1881 acquistò la proprietà della tenuta

L’attuale proprietario, Filippo Antonelli

Il rispetto della materia prima è alla base della filosofia produttiva, a partire dalla raccolta manuale delle uve per arrivare alla movimentazione del mosto che avviene per gravità. Nella bottaia si alternano tonneau e grandi botti utilizzate in tempi e modalità differenti a seconda della tipologia di vino da produrre. “Come da tradizione abbiamo sempre preferito le grandi botti da 25 hl – racconta Filippo – negli ultimi anni abbiamo introdotto i tonneau da 500 litri. Le prime vengono utilizzate per circa 20 anni mentre i tonneau per 5 passaggi. Da un paio di anni stiamo sperimentando le anfore e siamo pronti per far uscire un cru di Trebbiano Spoletino che si chiamerà Vigna Tonda. Fa 8 mesi a contatto con le bucce all’interno di anfore di ceramica”. Una novità che recupera un’antico metodo di vinificazione, quasi a rappresentare la vision aziendale che anche con il Contrario, etichetta creata con uve Sagrantino ma imbottigliato come Igt, ha voluto creare una diversa interpretazione più immediata del vino simbolo di Montefalco.

Tornati in superficie, Filippo ci indica il fiore all’occhiello della cantina Antonelli: la vigna Chiusa di Pannone, 2,7 ettari vitati a Sagrantino da cui nasce l’omonimo cru aziendale. Si tratta di una vigna circolare che rispetta un antico progetto tramandato per generazioni. Il terreno, argilloso-calcareo e ricco di scheletro, era il fondale di un antico lago e può vantare un’esposizione a sud e un’altezza di 400 metri slm. Le piante di circa 25 anni di età hanno una densità di 5 mila ceppi per ettaro e una produzione limitata di 30 ettolitri per ettaro. Dopo circa un mese di contatto sulle bucce, 6 mesi in tonneau, 24 mesi in grandi botti, 6 mesi in vasche di cemento e 2 anni in bottiglia, il Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone è pronto per entrare sul mercato. Sono tempi che sembrano decisamente troppo lunghi per una grande realtà come Antonelli, ma che Filippo è disposto ad attendere per ottenere un grande vino.

Non resta che organizzare un soggiorno nel bellissimo agriturismo immerso nel verde che spesso è animato da eventi pensati per gli appassionati di vino come noi: dalle cene con abbinamento cibo/vino alle degustazioni dei prodotti tipici locali e dei vini della cantina.

 

La degustazione

Montefalco Grechetto 2016
Bianco Doc – 100% Grechetto – Gr. 14%

Giallo oro brillante. Al naso propone piacevoli note di pesca gialla matura, fiori gialli ed erbe aromatiche. In bocca è decisamente fresco, poi si percepisce una certa morbidezza che nel finale lascia spazio ad una lunga scia sapida e fruttata. Solo acciaio, sosta 3 mesi sulle fecce fini.

Trebbiano Spoletino Trebium 2015
Bianco Doc – 100% Trebbiano spoletino – Gr. 13,5%
Giallo paglierino con riflessi dorati. Note iodate introducono sentori di frutta esotica e agrumi. In chiusura arriva una delicata nota speziata. Al gusto è molto sapido e fresco ma nel complesso equilibrato grazie alla struttura ed alla componente glicerica che dona rotondità. Fermentazione in botti di rovere da 25 hl, poi 6 mesi sulle fecce fini.

Anteprima Vigna Tonda 2015
Bianco Igt – 100% Trebbiano Spoletino – Gr.13,5%
Giallo dorato. Naso intrigante che alla frutta esotica e affianca agrumi ed erbe officinali. In bocca è caldo ma allo stesso tempo elegante grazie alla spalla fresco-sapida ed al lungo finale che propone una perfetta corrispondenza gusto-olfattiva. 9 mesi a contatto con le bucce in anfore di ceramica.

Montefalco Rosso Riserva 2011
Rosso Doc – 70% Sangiovese, 15% Sagrantino, 15% Montepulciano – Gr. 14,5%
Rosso rubino tendente al granato. Al naso un soffio balsamico introduce piccoli frutti di bosco maturi, pepe nero, spezie dolci e arancia sanguinella. Bocca equilibrata che propone un ingresso morbido seguito da adeguata freschezza e tannino ben integrato. Lungo il finale sapido e fruttato. Sei mesi in tonneau e dodici in botte grande.

Contrario 2011
Rosso Igt – 100% Sagrantino – Gr. 14%
Rosso rubino concentrato. Al naso è un’esplosione di piccoli frutti rossi ed erbe aromatiche. Resta sullo sfondo una nota erbacea. In bocca è molto fresco e morbido. Tannino ben integrato e lungo finale fruttato.  Vendemmia anticipata, 18 mesi in acciaio.

 

Montefalco Sagrantino 2011
Rosso Docg – 100% Sagrantino – Gr. 14,5%
Rosso granato. Naso classico che apre con note balsamiche e di sottobosco per poi virare su piccoli frutti di bosco, erbe aromatiche e spezie. Al gusto spiccano la freschezza e il tannino abbondante ma di qualità. Nel complesso elegante e dal lungo finale sapido e balsamico. Sei mesi in tonneau e 18 in botte grande.

Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone 2006
Rosso Docg – 100% Sagrantino – Gr. 14,5%
Rosso Granato. Naso ampio che dopo un ingresso balsamico propone sottobosco, piccoli frutti di rovo, tabacco, spezie, liquirizia, carruba ed erbe aromatiche. Al gusto è caldo e assolutamente equilibrato grazie all’abbondante freschezza ed al tannino nobile. Infinito il finale in cui tornano le note balsamiche. Sei mesi in tonneau, 24 mesi in botte grande, 6 mesi in vasca di cemento, 2 anni in bottiglia.